Fabio Maniscalco ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua produzione scientifica.
In particolare, ha ricevuto un premio dalla "Presidenza italiana del Consiglio dei Ministri" per il libro Sarajevo. Itinerari artistici perduti [e il Premio ICCROM-UNESCO "Media Save Art" per i suoi articoli sulla protezione della proprietà culturale del Kosovo.
Inoltre, ha ricevuto i premi "Friend of Art 2007" da Legambiente e "Salvaguardia dei Beni Culturali" dalla "Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico".
Nel 1997 Fabio Maniscalco è stato decorato dal Presidente dell'Italia Oscar Luigi Scalfaro per la sua attività nel campo della salvaguardia dei beni culturali e con medaglie NATO e italiane perché ufficiale durante le missioni di mantenimento della pace IFOR e SFOR, in Bosnia ed Erzegovina.
Fabio Maniscalco è stato vicepresidente del Comitato italiano dello Scudo blu e membro dei comitati scientifici dell'Osservatorio euromediterraneo e del Mar Nero e del "Museo della Nave Romana di Grado". è stato membro del Consiglio internazionale dei monumenti e dei luoghi (ICOMOS) e membro onorario di: Unione Italiana degli Scrittori e Artisti Europei (UIL), Associazione Italiana Archeologi e Forum per la Laguna di Venezia.
iI 10 aprile 2006 è stato nominato Professore Onorario di “Salvaguardia, Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio archeologico e culturale” dell’Istituto di Archeologia dell’Accademia delle Scienze di Albania.
Nel 2008 ha ricevuto la candidatura al Premio Nobel per la Pace.
Nel settembre del 2008, dopo la sua morte, gli viene intitolata un'aula dell'Università degli studi di Napoli "L'Orientale" ; nello stesso anno il Centro di documentazione sulla Protezione dei Beni culturali, presso la Biblioteca Civica di Moncalvo, riceve il suo nome diventando Centro Alti Studi Fabio Maniscalco- Blue Shield Expert network Contact point
Nel 2009, la moglie ha ritirato la Medaglia d’oro al Valore Civile, conferitagli dal Sindaco del Comune di Napoli, Rosa Russo Iervolino e nel 2015 esce una sua biografia ad opera di Laura Sudiro e Giovanni Rispoli.
Il 18 aprile del 2016 gli è stato reso un tributo musicale con un concerto della Banda dei Carbinierei, da EUNIC ( Istituti nazionali per la cultura dell'Unione europea) e dall’ Ambasciata d'Italia e dall’'Istituto Italiano di Cultura a Washington DC. Nel 2018 ha ricevuto il trofeo "Premio Letterario Internazionale "Memorial Matteo Sorrentino".
25 giugno 2019 - Intitolazione LARGO FABIO MANISCALCO - Viale dei Pini 80131 NAPOLI
BOGOMIR DORINGER
HOSPITALITY
4.3 FABIO MANISCALCO
Naples 1 August 1965
Was an Italian archaeologist, specialist for the protection of cultural property and an esayist. He has been the first Officer in the world to put into effect the rules of the 1954 Hague Convention for the Protection of Cultural Property in the Event of Armed Conflict. Ex Officer of the Italian Army, he has created and directed the Teams for the safeguard of cultural property in Bosnia and Herzegovina(1995–1996) and in Albania. Since 1998 Fabio Maniscalco was a Director of the Observatory for Protection of Cultural Heritage in Areas of Crisis. He has directed projects and activities, about protection of cultural property, in Bosnia and Herzegovina, Kosovo, Albania, Middle East, Algeria, Nigeria, Afghanistan.
Fabio Maniscalco has received many awards for his literary activity. In particular, he has received a Prize from the Italian "Presidenza del Consiglio dei Ministri" for the book Sarajevo. In 1997 Fabio Maniscalco was decorated by the President of Italy Oscar Luigi Scalfaro for his activity in the field on safeguarding the cultural property. He was decorated, with NATO and Italian medals for his service as officer during the peacekeeping missions IFOR and SFOR, in Bosnia and Herzegovina and Alba, in Albania.
In the year 2007, most likely because of the exposure to the depleted uranium Fabio Maniscalco fell ill with an anomalous and rare shape of Aden-carcinoma of the pancreas.. He died in Naples on 1 February 2008, just few days before Bogomir Doringer received his contact number trough an Italian journalist and was about to give him a phone call.
Among huge works and devotion to protection of cultural heritage Fabio left behind his “golden biopsy”.